
La pressione sanguigna è la forza con cui il sangue viene spinto dalla pompa cardiaca nei vasi; nel caso in cui si tratti di arterie, la si indicherà come arteriosa, ove invece ad essere interessate siano le vene si parlerà di pressione venosa.
La sua importanza deriva dal fatto che più è alta la pressione e maggiore è il lavoro (con conseguente maggiore fatica) che deve essere compiuto dal cuore.
Proprio per questo motivo all’interno delle nostre case è sempre più presente lo sfigmanometro, ovvero il misuratore di pressione. Si tratta del dispositivo delegato a monitorare la pressione sanguigna in circolo nel nostro corpo in modo da poter calcolare la forza del sangue nel cuore, ovvero laddove la pressione risulta più alta. Per capire meglio gli aspetti tecnici relativi a questo prezioso strumento consigliamo di consultare il sito miglioremisuratoredipressione.it, ove essi vengono trattati in maniera più diffusa. A noi interessa invece mettere in rilievo l’importanza che può rivestire la presenza del misuratore di pressione nella nostra abitazione.
Perché è meglio avere un misuratore di pressione
L’ipertensione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. A dimostrarlo è stato alla fine degli anni ’40 un report statunitense compilato dopo che l’intera popolazione di Framingham, una località del Massachusetts, è stata sottoposta a monitoraggio per cercare di capire cosa potesse favorire l’insorgenza di ictus e infarti.
Da allora si è molto discusso su quale sia la pressione ideale, portando a mutamenti importanti nella dottrina elaborata anche a vantaggio dei medici.
Negli USA, proprio negli ultimi nesi sono passate nuove linee guide, secondo le quali la pressione sarebbe normale sotto i 120 di massima e gli 80 di minima. Un valore che però viene considerato troppo restrittivo e rigettato dalla comunitù scientifica europea, secondo la quale ancora a 130 e 84 ci troveremmo in pressione di una pressione normale, sino al caso limite rappresentato da 139-89, in cui essa sarebbe ancora normale, seppur alta.
Da questo ne discende che anche in Italia si provveda ad intervenire con una terapia farmacologica quando la pressione va ad assestarsi oltre i 140 di massima e i 90 di minima. Mentre si consiglia di intervenire sullo stile di vita quando tali valori si attestino a valori normali alti.
Proprio per questo motivo, quindi, sarebbe importante poter provvedere a monitorare in continuazione la pressione e cercare di capire se la situazione sia sotto controllo oppure sia necessario un intervento teso a riportarla su valori in grado di non destare preoccupazioni. Una funzione che spetta al misuratore di pressione.